Visualizzazione post con etichetta pianificazione energetica. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta pianificazione energetica. Mostra tutti i post
mercoledì 29 agosto 2018
sabato 21 gennaio 2017
08 Indicatori finanziari parte 2
Etichette:
bungalow,
CNA,
CO2,
corpo cilindrico,
EGE,
EPC,
ESCO,
ISO 50001,
Luca Vecchiato,
pianificazione energetica,
pollina,
refrattario,
UNI 11339,
UNI 11352,
UNI 11428,
Veneto
mercoledì 6 novembre 2013
Energy is hard
Presentazione di NoesisEnergy, piattaforma internazionale di misura e verifica in campo energetico:
https://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=kMjBnrBqf_Y
https://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=kMjBnrBqf_Y
lunedì 23 settembre 2013
Il GSE contro i sistemi di accumulo
"Con riferimento alle richieste di chiarimenti pervenute al GSE in merito alla possibilità d’installazione di sistemi di accumulo su impianti già ammessi agli incentivi, si precisa quanto segue.
Nelle more della definizione e della completa attuazione del quadro normativo e delle regole applicative del GSE per l’utilizzo dei dispositivi di accumulo, ai fini della corretta erogazione degli incentivi, non è consentita alcuna variazione di configurazione impiantistica che possa modificare i flussi dell’energia prodotta e immessa in rete dal medesimo impianto, come ad esempio la ricarica dei sistemi di accumulo tramite l’energia elettrica prelevata dalla rete.
A tal proposito si rammenta che il GSE, nel caso in cui dovesse accertarne la sussistenza, nell’ambito delle verifiche effettuate ai sensi dell’art. 42 del Decreto Legislativo 28/2011, applicherà le sanzioni previste dal medesimo articolo, ivi inclusa la decadenza dal diritto agli incentivi e il recupero delle somme già erogate."
Etichette:
cogenerazione,
corpo cilindrico,
energia rinnovabile,
ISO 50001,
KPI,
low cost,
patentino,
patto dei sindaci,
pianificazione energetica,
pollina,
UNI 11339,
UNI 11352,
UNI 11428,
Veneto
Ubicazione:
Posizione sconosciuta.
mercoledì 29 maggio 2013
Nuove schede standard dal GSE
Il GSE informa che dal 23 maggio 2013 sono disponibili 4 nuove schede tecniche:
- n. 33E - rifasamento di motori elettrici presso le utenze
- n. 34E - riqualificazione termodinamica del vapore acqueo attraverso la ricompressione meccanica
- n. 35E - installazione di refrigeratori condensati ad aria e ad acqua in ambito industriale
- n. 36E - rinstallazione di gruppi di continuità statici ad alta efficienza (UPS)
A completamento di quanto disposto dal decreto 28 dicembre 2012 continua l’uscita delle nuove schede sui Titoli Efficienza Energetica.
L’elenco completo ed aggiornato delle schede può essere trovato qui:
- I
lunedì 15 aprile 2013
Alla ECOREX di Monselice il prestigioso premio GBE Factory
La monselicense Ecorex appartenente al vicentino
Gruppo Ethan e specializzata nel recupero di rifiuti speciali, ha ottenuto il
premio GBE Factory project per la sua sede produttiva di Monselice (Padova). Il
riconoscimento, promosso da un gruppo di Camere di Commercio europee, è
riservato alle PMI che installino almeno 100 kW di produzione energetica da
fonti rinnovabili su propri edifici commerciali. Un premio che l’aziende deve
in parte alla consorella Energol di Grisignano di Zocco (Vicenza), anch’essa di
Gruppo Ethan e specializzata nelle fonti rinnovabili.
L’azienda vede così riconosciuta la scelta di
installare sia un impianto fotovoltaico su tetto che un sistema di
climatizzazione a pellet di legno finalizzati entrambi all'autonomia energetica
della propria sede, che occupa dal 2010.
L’impianto fotovoltaico copre una superficie di 700
metri quadri pari al 50% per cento del coperto, mentre il sistema a pellet
consuma 25 quintali di pellet, con un risparmio, in termini di CO2, pari a 4
tonnellate.
GBE Factory project mira ad accelerare lo sviluppo
delle fonti energetiche rinnovabili, ed è frutto di un accordo di
collaborazione fra Camere di Commercio e aziende di settore di cinque Stati
europei: Italia, Austria, Slovacchia, Bulgaria, Germania. Per l’Italia l’ente
aderente è Unioncamere Veneto.
"Gruppo Ethan e noi in particolare” ha dichiarato
il dott. Mirko Muraro, amministratore di Ecorex “Questo riconoscimento ci onora
e rende ancora più visibile un impegno dimostrato anche dalla nostra
certificazione ISO 14001, strumento di supporto per la riduzione dei costi
mediante l'utilizzo efficiente delle risorse naturali ed energetiche".
"Questi riconoscimenti rendono evidente che la transizione dalle
fonti fossili è ormai innescata e inarrestabile” ha dichiarato l'amministratore
di Energol ing. Luca Vecchiato. “Il mondo sta cambiando e ci fa felici che un
nostro impianto ottenga un riconoscimento tanto prestigioso".
Etichette:
efficienza,
energia sostenibile,
low cost,
mobilità elettrica,
permacultura,
pianificazione energetica,
protocollo di Kyoto,
scooter
mercoledì 27 febbraio 2013
Tutti insieme per l'Energia!
I don't mean to put too fine a point on it, but most people leading energy management programs drill down on the technical aspects and ignore the substantial gains to be had on the "softer," people side. The New York Times ran a good article about how the Obama campaign won the election.There were some good tips on how to engage people that will help in your energy management effort. Here are six things I took away. But you should read it yourself here.
1. Don't Deny It, Counter It
If someone says, "It makes our work harder," explain how it makes it easier or how it benefits everyone. If it doesn't, you shouldn't be doing it anyway.
2. Get Them to Literally Sign On
A simple voluntary commitment tends to be more persistent if people actually sign something. Meet people one-on-one and ask them to sign an energy awareness pledge card.
3. Reward Their Constancy
A simple statement appreciating past contributions goes a long way to making sure that a person's contribution continues. An opening like, "You've really helped us in the past," shows people you recognize their efforts and it makes them more inclined to continue.
4. Make It A Plan
People who want to help sometimes end up not helping because they don't quite know what to do next. So when you speak with them, make a little plan with them before parting ways. "So what do you think you can do?" Is a good way to make that step. Or, "Can I count on you to keep an eye on that door and make sure it's closed?" People with plans are much more likely to join your effort.
5. Make It a Group
Don't be afraid to mention things that other people are doing. People feel more comfortable and excited when they realize they are part of a group effort.
6. Make It Genuine
Finally, you need to be genuine in your outreach efforts. If you feel at all uncomfortable, it's probably best not to reach out that way. But people respond to authenticity and sincerity. If you're doing this work, it's probably because you have some passion for it. If in doubt, show your passion. People will respond.
1. Don't Deny It, Counter It
If someone says, "It makes our work harder," explain how it makes it easier or how it benefits everyone. If it doesn't, you shouldn't be doing it anyway.
2. Get Them to Literally Sign On
A simple voluntary commitment tends to be more persistent if people actually sign something. Meet people one-on-one and ask them to sign an energy awareness pledge card.
3. Reward Their Constancy
A simple statement appreciating past contributions goes a long way to making sure that a person's contribution continues. An opening like, "You've really helped us in the past," shows people you recognize their efforts and it makes them more inclined to continue.
4. Make It A Plan
People who want to help sometimes end up not helping because they don't quite know what to do next. So when you speak with them, make a little plan with them before parting ways. "So what do you think you can do?" Is a good way to make that step. Or, "Can I count on you to keep an eye on that door and make sure it's closed?" People with plans are much more likely to join your effort.
5. Make It a Group
Don't be afraid to mention things that other people are doing. People feel more comfortable and excited when they realize they are part of a group effort.
6. Make It Genuine
Finally, you need to be genuine in your outreach efforts. If you feel at all uncomfortable, it's probably best not to reach out that way. But people respond to authenticity and sincerity. If you're doing this work, it's probably because you have some passion for it. If in doubt, show your passion. People will respond.
Etichette:
acquisti verdi,
bioraffineria,
cogenerazione,
corpo cilindrico,
energy baseline,
energy review,
ISO 50001,
mobilità elettrica,
PAES,
patto dei sindaci,
permacultura,
pianificazione energetica,
raffineria
lunedì 12 novembre 2012
La diagnosi energetica domestica: how-to
La diagnosi energetica si pone l’obiettivo di capire in che modo l’energia viene utilizzata, quali sono le cause degli eventuali sprechi ed eventualmente quali interventi possono essere suggeriti all’utente, ossia un piano energetico che valuti non solo la fattibilità tecnica ma anche e soprattutto quella economica delle azioni proposte. I Paesi membri dell’Unione Europea hanno da tempo avviato procedure per la certificazione energetica degli edifici atte a correggere gli sprechi energetici e promuovere azioni successive che portino ad una riduzione dei consumi.
UNI ha stabilito i requisiti minimi di una diagnosi energetica nella norma UNI CEI/TR 11428:2011. Per un audit indicativo e “fa-da-te” sono molto utili le indicazione del Department of Energy:
Etichette:
diagnosi energetica,
efficienza,
EGE,
energia,
energy baseline,
GPP,
GSE,
Padova,
permacultura,
pianificazione energetica,
UNI 11339,
UNI 11352,
UNI 11428
lunedì 11 giugno 2012
Dm Ambiente 7 marzo 2012: nuove occasioni per le ESCo
“Adozione dei criteri ambientali minimi da inserire nei bandi di gara della PA”
Il nuovo Dm Ambiente 7 marzo 2012 ha definito i criteri ambientali minimi che le pubbliche amministrazioni devono inserire nei bandi di gara per l’acquisto dei seguenti servizi energetici degli edifici, affinché i relativi contratti d’appalto possano essere definiti verdi, quali ad esempio:
- servizio di illuminazione e forza motrice
- servizi relativi alla mobilità elettrica
- servizio di climatizzazione
Tra i requisiti chiesti dal DM si segnale che “Oltre a quanto previsto dalle leggi vigenti, i candidati per essere ammessi alla gara d’appalto debbono avere capacità organizzativa, diagnostica, progettuale, gestionale, economica e finanziaria almeno pari a quelle previste dalla norma Uni Cei 11352 sulle società che forniscono servizi energetici e disporre di personale con le competenze tecniche necessarie a realizzare correttamente il servizio, riducendone gli impatti ambientali”.
Il rispetto di tale criterio è dimostrato dalla presentazione da certificazione di parte terza che attesti il rispetto dei requisiti di cui alla norma Uni Cei 11339 o il rispetto dei requisiti di cui alla norma Uni Cei 11352.
ENERGOL, struttura di eccellenza per la consulenza in campo energetico, propone per la esperienza per:
- consulenza orientata alla certificazione UNI 11352;
- assunzione incarichi Esperto in Gestione Energia secondo UNI 11339.
- consulenza sulla contrattualistica ESCO;
- ottenimento dei Titoli di Efficienza Energetica;
CHIEDI AD ENERGOL INFORMAZIONI SUL SERVIZO: TELEFONA A ENERGOL ALLO 0444-414125
Etichette:
acquisti verdi,
CO2,
diagnosi energetica,
efficienza,
EGE,
GPP,
ISO 50001,
PAES,
patto dei sindaci,
pianificazione energetica,
UNI 11339,
UNI 11428
venerdì 1 giugno 2012
Piano d'Azione per l'Energia Sostenibile: potente strumento per la PA
L’introduzione dei Piani Energetici Comunali nel nostro Paese è piuttosto recente e più precisamente avviene con la Legge 10/91; in particolare l’art. 5, comma 5 della Legge afferma che “I Piani Regolatori Generali (PRG) dei comuni con popolazione superiore a 50.000 abitanti devono prevedere uno specifico piano a livello comunale relativo all’uso delle fonti rinnovabili di energia”. Tale Piano doveva essere predisposto entro sei mesi dall’entrata in vigore della legge (quindi entro luglio 1991) e riguardava 136 Comuni del nostro Paese, con una popolazione interessata pari a circa 21.000.000 di abitanti, pari al 36% del totale dei cittadini italiani. A otto anni di distanza un monitoraggio sullo stato di attuazione di questa Legge, effettuato dall’ENEA, ha mostrato che solamente 23 città, pari al 17% di quelle interessate, avevano elaborato un Piano Energetico Comunale. Va tuttavia sottolineato che quasi tutte le maggiori città italiane hanno avviato la redazione del PEC; le esperienze condotte in questi anni hanno consentito di individuare procedure e criteri, confluite poi in due guide metodologiche realizzate rispettivamente da ENEA la prima [2] e da CISPEL, ACEA e Ambiente Italia la seconda [3]. Le due guide, pur non avendo alcun carattere cogente, possono intendersi come “prassi consolidata” e pertanto rappresentare uno standard di riferimento nella elaborazione di un Piano Energetico Comunale. Va inoltre sottolineato che, nella prassi, i Piani realizzati hanno interpretato in senso più ampio quanto prescritto dall’art. 5 della legge 10/91 e si sono pertanto occupati non solo di fonti tradizionali ma anche di risparmio energetico e di fonti energetiche alternative; inoltre, per la crescente attenzione nei confronti dell’ambiente, in molti Piani è stato dato un notevole risalto al binomio Energia – Ambiente, per cui è ormai più corretto parlare di Piani Energetici e Ambientali Comunali (PEAC).
Volendo implementare un PAES andranno analizzate le metodologie per la redazione dei Piani Energetici Comunali e Ambientali, individuati alcuni esempi significativi elaborati recentemente nel nostro Paese; infine, elaborato un metodo per la redazione del Piano, comprendente anche dei criteri per l’individuazione degli interventi di attuazione del Piano stesso.
Volendo implementare un PAES andranno analizzate le metodologie per la redazione dei Piani Energetici Comunali e Ambientali, individuati alcuni esempi significativi elaborati recentemente nel nostro Paese; infine, elaborato un metodo per la redazione del Piano, comprendente anche dei criteri per l’individuazione degli interventi di attuazione del Piano stesso.
venerdì 4 maggio 2012
SIMERI: i dati della produzione italiana da fonte rinnovabile
Recentemente il GSe ha reso disponibile il portale SIMERI. SIMERI è il sistema italiano per il monitoraggio statistico delle energie rinnovabili: Elettricità, Riscaldamento - Raffreddamento e Trasporti. Permette di seguire l'evoluzione dei consumi soddisfatti con le fonti rinnovabili attraverso "cruscotti" interattivi. Nelle sezioni documentali sono reperibili tutti i riferimenti informativi. SIMERI consente di monitorare lo stato di raggiungimento dell'obiettivo nazionale del 17% al 2020 imposto dalla direttiva UE 28/2009.
Il sito è consultabile qui.
lunedì 16 aprile 2012
domenica 26 febbraio 2012
Il ruolo dell'Energy Manager e dell'Esperto in Gestione dell'Energia

Nei tardi anni '70 il mondo occidentale si trovò davanti a un panorama di macerie: le due crisi energetiche del 1973 e del 1979, pur molto diverse per cause e conseguenze, avevano minato le fondamenta di un modello basato sulla crescita ininterotta e il loro intero apparato produttivo andava riorganizzato su basi di efficienza nell'uso delle risorse. Uno dei punti più bisognosi di attenzione era proprio quello del consumo energetico e l'Italia si diede, con D. Lgs. 308 del 1982, una prima struttura di energy management: le aziende industriali con un consumo superiore alle 10.000 Tonnellate Equivalenti di Petrolio all'anno (TEP, un'unità di misura dell'energia particolarmente adatta a riassumere forme diverse di consumo) erano obbligate a comunicare al Minisitero dell'Industria il nominativo del funzionario responsabile per la conservazione dell'energia.
Detta figura venne poi estesa e ampliata con la fondamentale legge n. 10 del 1991, che estese l'obbligo della nomina del Responsabile per la conservazione e l'uso razionale dell'energia (spesso indicato col termine inglese Energy Manager – EM) anche a tutte le attività dei settori diversi dall'industriale che hanno consumi annui superiori ai 1.000 TEP. Incarichi e obblighi del reponsabile vennero dettagliati nella circolare 219/F/92 (punto 14) la quale stabilisce che nel responsabile per la conservazione e l’uso razionale dell’energia si configura un professionista con funzioni di supporto al decisore in merito al miglior utilizzo dell’energia nella struttura di sua competenza non avendo peraltro responsabilità in merito all’effettiva attuazione delle azioni e degli interventi proposti, ma solo in merito alla validità tecnica ed economica delle opportunità di intervento individuate.
La Circolare MICA del 2 marzo 1992, n. 219/F riporta inoltre le modalità di trasformazione dell'energia consumata in TEP: i valori in essa contenuti vanno usati qualora non siano noti dati precisi sui poteri calorifici dei combustibili utilizzati. Qualora il combustibile adoperato non rientri fra le voci in tabella (p.e. biodiesel, GECAM, etc), il valore del potere calorifico inferiore va richiesto al fornitore. Va notato che alcuni di questi valori sono influenzati dall'evoluzione tecnologica. E' il caso della conversione dell'Energia Elettrica in TEP, il cui valore è stato fissato recentemente in 0,187 tep/MWh, tiene conto dell’evoluzione in corso ed è legato agli esiti del mercato dei certificati bianchi; esso si riferisce al confronto con impianti nuovi a ciclo combinato e non al parco medio di tutti gli impianti di generazione.
Le responsabilità e le competenze dell'Energy Manager sono state poi ampliate dal D. lgs. 192 del 2005 che prescrive che il rispetto delle caratteristiche di energetiche dei nuovi edifici debba essere verificato dal Responsabile per la conservazione e l'uso razionale dell'energia nominato dall'ente che riceve la domanda. Il ruolo dell'EM si intreccia con quello del certificatore energetico, colui che attraverso la certificazione energetica, attesta la prestazione o il rendimento energetico di un edificio, cioè il fabbisogno annuo di energia dell’edificio stesso.
Altre recenti normative hanno ampliato ulteriormente il campo d'azione dell'EM: il DM. 21.12.2007 evidenzia come i progetti predisposti per acquisire i c.d. Certificati Bianchi alfine di conseguire gli obiettivi dei Decreti nella riduzione dei consumi finali di Energia possano essere eseguiti non più solo attraverso:
- azioni delle imprese di distribuzione;
- società controllate dai medesimi distributori;
- società terze operanti nel settore dei servizi energetici, comprese le imprese artigiane e loro forme consortili;
ma anche dai:
- soggetti tenuti alla nomina del responsabile per la conservazione e l'uso razionale dell'energia, che hanno effettivamente provveduto a tale nomina, i quali realizzano misure o interventi che comportano una riduzione dei consumi di energia primaria maggiore di una soglia minima, espressa in TEP, determinata dall'AEEG.
Ma nonostante queste aperture, quello dell'EM rimane il ruolo di una figura aziendale: negli ultimi anni si è affermata la necessità di costruire un mercato dei servizi energetici, in cui le istanze economiche, energetiche, finanziarie e di tutela dell'ambiente si incrocino e si fertilizzino reciprocamente. E' in questo contesto che nasce la figura dell'Esperto in Gestione dell’Energia (EGE) figura certificata ai sensi della Direttiva 2006/32/CE. Questi esperti hanno competenze maturate grazie ad un’idonea esperienza sul campo di tipo tecnico, economico-finanziario, normativo e anche in tema di comunicazione sul tema energia.
Ovviamente gli EGE possono operare in modo qualificato come Energy Managers e negli ambiti delle diagnosi, degli studi di fattibilità, dei contratti sulle forniture e sui servizi energetici, della certificazione energetica degli edifici e degli impianti, dell’accesso agli incentivi, della responsabilità di sistemi di gestione energia e della definizione di strumenti procedurali e normativi.
La direttiva 2006/32/CE viene recepita in Italia dal d. Lgs. 115/2008 e specificatamente dall’art. 16 dove si parla di “Qualificazione dei fornitori e dei servizi energetici”. “...Allo scopo di promuovere un processo di incremento del livello di qualità e competenza tecnica per i fornitori di servizi energetici, con uno o più decreti del MSE è approvata, a seguito dell'adozione di apposita norma tecnica UNI-CEI, una procedura di certificazione volontaria per gli esperti in gestione dell'energia”. Tale norma viene printamente promulgata dall'UNI il 10/12/2009 ed è la norma UNI CEI 11339, che definisce l'EGE come il soggetto che ha le conoscenze, l'esperienza e la capacità necessarie per gestire l'uso dell'energia in modo efficiente.
Il campo dei competenti in campo energetico è a questo punto coperto da due figure, l'EM e l'EGE, che occupano il settore in modo complementare: il primo (EM), nominato dal soggetto interessato, continuerà a svolgere la propria attività di professionista interno o esterno. Tale figura potrà essere interessata o meno a certificare le proprie competenze in materia energetica, specie nel caso della libera professione, e quindi aderire al processo di certificazione volontaria. Il secondo certificato come esperto in gestione dell’energia (EGE) potrà svolgere anche funzioni diverse dalla figura dell’energy manager, come ad esempio operare all’interno di una Energy Service Company (ESCO).
Entrambe le figure sono i referenti principali per l'implementazione in azienda di un Sistema di Gestione dell'Energia secono la nuova norma ISO 50001:2011. Il sistema consente all'organizzazione di avere un approccio sistematico al continuo miglioramento della propria efficienza energetica: la norma descrive i requisiti per un continuo miglioramento sotto forma di un più efficiente e più sostenibile uso dell'energia, senza tener conto della sua forma. La norma è applicabile ad ogni organizzazione che desideri assicurarsi di essere conforme alla propria politica energetica e dimostrare tale conformità ad altri mediante autovalutazione e autodichiarazione di conformità o mediante certificazione di terza parte del proprio sistema di gestione dell'energia.
Etichette:
diagnosi energetica,
EGE,
energia rinnovabile,
energy baseline,
energy review,
fitodepurazione,
KPI,
pianificazione energetica,
rankine,
refrattario,
UNI 11339,
UNI 11428
Iscriviti a:
Post (Atom)