Premessa
Il mercato è sempre più attento ai temi ambientali, e le
amministrazioni pubbliche allo stesso tempo non possono ignorare l’aumento dei
costi dell’energia, per cui uno standard che stabilisce dei requisiti minimi
per ridurre l’inquinamento e ad anche i consumi (costi) energetici è sempre più
una esigenza condivisa. Così ottimizzare i consumi energetici è diventata la
chiave per superare l’aumento dei costi, ma anche per migliorare la reputazione
di un’amministrazione e dimostrare l’impegno il suo impegno per la
sostenibilità ambientale.
Le politiche orientate al risparmio energetico ed
all’aumento dell’efficienza energetica comunale rientrano nel quadro di
iniziative previste dal P.E.R. (Piano Energetico Regionale), che prevede
all’interno delle linee guida autonomia amministrativa per i Comuni
intenzionati a perseguire politiche di miglioramento per il territorio.
L’evoluzione tecnologica e la sperimentazione di nuove tecniche,
per arrivare alla realizzazione di “reti intelligenti” (smart grid),
rappresentano obiettivi di miglioramento di gestione dell’energia che sono
attuabili anche su scala locale.
Per realizzare azioni integrate, orientate allo sviluppo
sostenibile del territorio, ma soprattutto al risparmio energetico, si propone
all’Amministrazione un primo passo verso la certificazione energetica del
territorio; l’ottenimento della certificazione ISO 50001:2012 richiede
un’azione combinata che vede coinvolto l’ufficio tecnico comunale per le
diverse fasi dell’analisi energetica. La fase conclusiva prevede la redazione
di un documento analitico che analizza tutte le variabili energetiche del
territorio e propone, anche in base alle priorità dell’Amministrazione comunale,
azioni di miglioramento e di sviluppo non solo dell’efficienza ma anche del
contesto sociale a favore dei cittadini.
Al termine dell’iter di certificazione è importante l’azione
di formazione ed informazione per la realizzazione degli obiettivi che non
riguardano solo l’Amministrazione comunale ma anche, attraverso sistemi
incentivanti, che coinvolgono tutti gli attori locali del territorio di
riferimento.
Nel seguito si descrivono brevemente gli step necessari per
portare alla certificazione energetica il territorio comunale, qui
rappresentato dall’Amministrazione.
1)
Diagnosi energetica
La diagnosi
energetica è lo strumento fondamentale per mettere ordine negli interventi
di efficientamento che un organizzazione vuole implementare: la diagnosi deve
partire necessariamente da un'analisi energetica del patrimonio edilizio e
quindi da un censimento di tutti i consumi di energia primaria e delle
eventuali produzioni di energia interne all’amministrazione comunale.
Questa
analisi deve essere condotta su un periodo significativo: almeno 1 anno e
comunque un periodo che comprenda eventuali ciclicità dell’impiego delle
risorse energetiche. Vanno individuati gli usi e consumi energetici dividendoli
per esempio per area di consumo secondo l'organizzazione dell’ente
(climatizzazione, illuminazione pubblica, ecc.) o per tipo di energia utilizzato: vanno presi in considerazione
combustibili fossili (gas naturale, gasolio, carbone, ecc.), fonti energetiche
interne (scarti di produzione termovalorizzati, residui organici usati per la
produzione di biogas, impianti fotovoltaici, eolici, ecc.), vettori energetici
acquistati all'esterno (EE, vapore, aria compressa, ecc.).
Tali usi e
consumi vanno valorizzati su una base comune (p.e. TEP o MJ) per avere una
stima dell'incidenza statistica sul consumo totale dell’organizzazione. Questa
stima serve anche per individuare delle soglie di significatività al di sotto
della quale il consumo può essere monitorato con minore attenzione.
A questo
punto vanno valutate le opportunità di
miglioramento su ciascuna area di consumo, valutando contemporaneamente
idoneità delle procedure utilizzate, idoneità del controllo operativo,
confronto con le best practices.
Dove si rilevi, per uno o più di questi motivi, consumi
superiori alle attese si prospetta un'opportunità di miglioramento che può
riguardare:
-
implementazione di nuove procedure;
-
miglioramento del controllo operativo: p.e. affinamento dei
compiti di controllo dell’ufficio tecnico, aumento delle frequenze di
manutenzione delle apparecchiature;
-
interventi impiantistici: utilizzo di attrezzature a più
alta efficienza, nuovi corpi luminosi, ecc.
Di
ciascuno degli interventi individuati andrà indicato:
-
costo indicativo dell'implementazione;
-
eventuali incentivi disponibili;
-
risparmio conseguibile;
-
ritorno economico (ad esempio pay-back, TIR, VAN).
Per
interventi particolarmente onerosi deve essere redatta una sensitivity analisys
ai principali parametri che possono influenzare l'investimento.
2) Censimento energetico
Contemporaneamente al passo
precedente verrà portato avanti un censimento energetico delle opportunità di
produzione di energia presenti sul territorio. Si valuteranno in particolare:
-
disponibilità di superfici con possibilità di installazione
di impianto fotovoltaici;
-
utilizzo di scarti agriforestali per riscaldamento /
cogenerazione;
-
disponibilità di salti idraulici per produzione di energia
idroelettrica.
Di
ciascuno degli interventi individuati andrà indicato:
-
fattibilità legislativa;
-
costo indicativo dell'implementazione;
-
eventuali incentivi disponibili;
-
risparmio conseguibile;
-
ritorno economico (ad esempio pay-back, TIR, VAN).
3) Certificazione ISO 50001
Con i dati reperiti nei due
passaggi precedenti l’Ente potrà implementare un Sistema di Gestione dell’Energia
conforme alla norma ISO 50001:2012.
I principali vantaggi per
un’amministrazione apportati dalla Certificazione ISO 50001 sono da mettere in
evidenza:
-
la possibilità di valutare l’efficienza del proprio sistema
di gestione dell’energia;
-
la possibilità di porre in essere una serie di sistematiche
azioni per migliorarlo;
-
il miglioramento continuo del sistema di gestione
dell’energia e dei risultati ottenuti;
-
la riduzione dei costi e dei rischi;
-
la possibilità di comunicate a tutti i portatori di interesse
il proprio impegno per la protezione dell’ambiente.