lunedì 27 febbraio 2012

Gli indicatori energetici nella gestione dell'energia in azienda

Gli indici energetici sono strumenti fondamentali per la gestione dell'energia in un'azienda perchè rappresentano la gestione in modo chiaro e sintetico. Alcuni indici che l'azienda potrebbe monitorare sono:
  • Consumo totale di energia: va calcolato riportando tutti i consumi primari (combustibili fossili, EE, scarti termovalorizzati, acquisti di utilities) a una base energetica comune (MJ o TEP);
  • Consumo specifico: è il consumo specifico diviso la produzione dell'azienda (n° pezzi prodotti, n° tonn prodotte, km percorsi, ecc.). E' un indice significativo solo se la produzione è sufficientemente standardizzata da poter essere considerata indifferente dal punto di vista energetico. In questo caso è spesso utile separare una quota di consumo fisso (indicativamente il consumo dello stabilimento a produzione ferma) da una quota di consumo variabile (dipendente solo dalla produzione). Da notare che spesso il legame consumo energetico / produzione è non lineare.
  • Rendimento termico: è il rapporto tra la produzione di energia utile di una macchina termica e l'energia introdotta come combustibile (di solito calcolata sul CPI). Questo indice da utilissime indicazioni sullo stato di manutenzione della macchina ed eventualmente sulla convenienza di sostituirla.
  • COP: nelle macchine frigorifere è il rapporto tra frigorie ottenute ed energia utilizzata dal gruppo frigo. Come il rendimento dà indicazioni sulla manutenzione ma (in ambito climatizzazione) risente fortemente di fattori esterni quali la temperatura ambiente.
  • Consumo specifico per la produzione di utilities: è usato ad esempio per il controllo delle centrali aria compressa ed è calcolato come kWh/Nmc di aria compressa. Permette di riassumere semplicemente le prestazioni di una centrale.

Volendo impostare l'attività di un'azienda sul benchmarking è necessario disporre di dati di aziende comparabili (per esempio altri stabilimenti dello stesso gruppo o provenienti da analisi del settore). Per esempio nella raffinazione viene utilizzato l'indice Solomon che, tra gli altri dati, utilizza anche indici di intensità energetica. La disponibilità di confronti di questo tipo richiede la creazione di standard (p.e. Correlazioni tra consumi e fattori energetici), l'implementazione di politiche di budget e la valutazione attenta degli scostamenti tra i dati attesi e quelli ottenuti. Valutazioni di questo tipo sono utili se ripetute periodicamente, in quanto tengono conto del miglioramento medio di un settore.

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